Livelli elevati e normali-alti di tiroxina libera sono stati associati a malattia cardiovascolare di natura aterosclerotica e mortalità negli adulti di mezza età e anziani.
Sono stati analizzati i dati di 9.420 soggetti ( età media, 65 anni; 57% donne ) nel Rotterdam Study per indagare il legame tra ormone stimolante la tiroide ( TSH ), tiroxina libera e la malattia cardiovascolare aterosclerotica.
Endpoint primari erano la presenza di aterosclerosi subclinica ( punteggio di calcificazione dell'arteria coronaria superiore a 100 unità di Agatston ), eventi cardiovascolari aterosclerotici ( infarto miocardico, mortalità per malattia coronarica o ictus ) e morte a causa di malattia cardiovascolare aterosclerotica.
In un follow-up mediano di 8.8 anni, sono stati riportati 612 decessi cardiovascolari associati ad aterosclerosi e 934 nuovi eventi cardiovascolari correlati all'aterosclerosi.
L'aumento dei livelli di tiroxina libera è risultato associato a un incremento della calcificazione dell'arteria coronaria [ CAC ] ( odds ratio, OR = 2.28; IC 95%, 1.3-4.02 ) e degli eventi cardiovascolari di natura aterosclerotica ( hazard ratio, HR=1.87; IC 95%, 1.34-2.59 ).
I più alti livelli di tiroxina liberi ( HR=2.41 per 1 ng/dL, IC 95%, 1.68-3.47 ) e i più bassi livelli dell'ormone stimolante la tiroide ( HR=0.92 per 1 log, IC 95%, 0.84-1 ) erano associati ad aumentato rischio di mortalità.
Questi risultati hanno indicato che la misurazione della tiroxina libera può essere un indicatore predittivo della mortalità aterosclerotica.
Inoltre, è stata sottolineata l'importanza di identificare i mediatori modificabili dell'associazione tra la funzione tiroidea e l'aterogenesi.
Le strategie preventive che mirano alla funzione tiroidea o ad alcuni mediatori potrebbero portare a una riduzione degli eventi di natura aterosclerotica. ( Xagena2017 )
Fonte: Circulation Research, 2017
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